Città di Anagni, parla Gerli: “Il campionato? Non è una corsa a tre. Battere la capolista ci darebbe una spinta incredibile…”

Città di Anagni, parla Gerli: “Il campionato? Non è una corsa a tre. Battere la capolista ci darebbe una spinta incredibile…”

Reduce da due promozioni consecutive, il Città di Anagni si sta ripetendo su livelli altissimi anche nella stagione dell’atteso ritorno nell’elite del calcio regionale.

Pur costretta a giocare forzatamente in esilio per la prolungata indisponibilità dello stadio “Del Bianco” e nonostante fosse partita con l’obiettivo di costruirsi una salvezza il più tranquilla possibile, la squadra biancorossa si sta rendendo interprete di un campionato eccellente e contraddistinto da numeri importanti.

Il pareggio nel derby in trasferta con il Morolo ha lasciato un pizzico di amaro in bocca a tutto l’ambiente, ma lo 0-0 del Marrocco è stato già accantonato per far posto alla grande attesa.

Domenica prossima al Piergiorgio Tintisona di Paliano calerà infatti la capolista Team Nuova Florida per dare vita ad uno dei confronti diretti che, giocoforza, daranno un senso alla volata verso la Serie D.

Fabio Gerli sa che il Girone B di Eccellenza sta per entrare nel vivo e non vuole farsi trovare impreparato, a prescindere dalla piega che possano prendere gli eventi.

 

Mister, partiamo dal derby con il Morolo.

Cosa vi è mancato per centrare i tre punti contro l’undici di Campolo?

“Si potrebbe sintetizzare così: solo il gol.

Il Morolo ha fatto una gara di contenimento ed ha conquistato un punto, approfittando anche delle condizioni al limite della praticabilità del campo che hanno agevolato il compito di chi ha pensato quasi esclusivamente a difendersi.

Nel secondo tempo loro non hanno quasi mai superato la metà campo, mentre noi con Perrotti abbiamo avuto una grande occasione che purtroppo non siamo riusciti a concretizzare.

Detto questo, non posso rimproverare nulla ai ragazzi.

Forse c’è mancato solo un pizzico di lucidità”.

Spesso si sottolineano i meriti dei vostri attaccanti, però credo che una riflessione la meriti anche il vostro reparto difensivo, il secondo meno battuto del torneo.

“Credo che tutto ciò sia frutto del lavoro svolto, della bravura dei nostri difensori e naturalmente del lavoro che svolge tutta la squadra per predisporre una buona fase difensiva.

Il nostro campionato ha avuto uno svolgimento particolare: all’inizio facevamo meglio in trasferta piuttosto che in casa, poi a dicembre, vista la classifica, la società ha alzato l’asticella e rinforzato la squadra.

Questo ci ha portato a modificare il nostro modulo dal 3-5-2 iniziale al 4-4-2 attuale”.

Parlando degli attaccanti, Cardinali si sta rendendo protagonista di una stagione entusiasmante, con buona pace di chi in passato sosteneva che in Eccellenza avrebbe fatto fatica…

“Francesco lo alleno da tre anni ormai e credo di poter dire che lo conosco meglio di chiunque altro.

Probabilmente non è un calciatore dotato di straordinari mezzi tecnici, ma ha fame e dispone di un carattere eccezionale.

In passato questa categoria l’aveva affrontata due volte con le maglie di Colleferro e Città di Monte San Giovanni Campano ed in entrambi i casi a dicembre aveva cambiato aria per vari motivi.

Personalmente sono dell’avviso che sia una questione mentale.

Quest’anno lui non era partito per essere il titolare e questo lo ha fatto giocare con la testa sgombra da pressioni, nonostante sia il nostro capitano ed un anagnino purosangue.

Secondo me, si è reso conto che, lavorando duramente e con l’aiuto dei suoi compagni, in questo campionato può starci alla grande”.

federici città di anagni
Matteo Federici

Lui e Federici si integrano alla grande.

Sembrano giocare insieme da una vita…

“Matteo lo conoscevo poco.

Lo avevo affrontato solo una volta in Coppa Italia, quando era ancora alla Valle del Tevere.

Di lui posso dire solo bene: è entrato nel nostro gruppo con grandissima umiltà ed in punta di piedi.

E’ un giocatore versatile, un attaccante in grado di svariare su tutto il fronte offensivo, ma capace anche di venire incontro al pallone e di dettare la profondità.

Purtroppo di recente ha avuto questo problema muscolare che lo ha costretto al forfait contro il Morolo e stiamo cercando di recuperarlo, almeno per la panchina, per il match di domenica”.

A tuo giudizio, che peso avrà nella corsa al titolo la sfida con il Team Nuova Florida?

“Vincere sarebbe fondamentale, perchè ci darebbe una spinta propulsiva enorme.

Noi accorceremmo rispetto alla vetta e terremmo a distanza il Pomezia che, sulla carta, dovrebbe battere il Colleferro.

Non dimentichiamo però che dovranno essere giocati ancora numerosi scontri diretti da qui alla fine del campionato e che sul Team Nuova Florida pende come una spada di Damocle la decisione della giustizia sportiva”.

luca di giovanni
Luca Di Giovanni

C’è qualcosa in particolare che invidi alla prima della classe?

“Hanno certamente giocatori molto forti.

Di Giovanni, ad esempio, rappresenta un’individualità incredibile.

Visti da fuori, mi sembrano espressione di un ambiente sano, genuino ed a misura d’uomo.

Probabilmente questo li sta aiutando a giocare senza quelle pressioni che invece possono scaturire da realtà diverse, coem ad esempio Pomezia.

Non dimentichiamo poi che finora sono stati i più continui e che stanno avendo un ruolino di marcia pazzesco”.

A proposito di dimenticanze, a volte si trascura un aspetto importante, parlando di voi.

Dall’inizio della stagione state giocando ogni domenica in trasferta a causa della prolungata chiusura del Del Bianco.

“Purtroppo oggi è caduto il sindaco di Anagni e questo rallenterà l’iter per il bando.

Di fatto, questo ci porterà a terminare la stagione giocando le gare interne a Paliano, un disagio per noi, ma anche per i nostri tifosi”.

Mister, per la Serie D è una corsa a tre oppure sono ancora possibili ulteriori inserimenti?

“Credo che possano rientrare nei giochi anche altre squadre.

Occhio a considerare escluse dalla corsa formazioni come Audace, Latina Scalo Sermoneta e Play Eur.

Quest’ultima, in particolare, mi ha destato davvero un’ottima impressione quanto a compattezza”.

scarfini
Daniele Scarfini

So che ad Anagni sei diventato un beniamino dei tifosi biancorossi.

Quanto è cresciuto come uomo e come allenatore Fabio Gerli da quando è stato chiamato alla guida della squadra biancorossa?

“Tantissimo.

Tra me e questa città c’è stata quella che definirei una simbiosi mutualistica.

Mi sento cambiato molto rispetto agli inizi, quando a trentatre anni divenni allenatore-giocatore di una squadra che militava in Prima Categoria.

Ho fatto la mia giusta gavetta e non rinnego nulla di ciò che ho fatto.

Qui ad Anagni ci sono arrivato nel momento giusto e trovando l’entusiasmo di una società che, ripartendo da zero, voleva costruirsi una credibilità.

Oggi posso dire che, tutti insieme, ci stiamo riuscendo”.

 

 

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