Cassino, la personalità di Carlini avvicina la Serie D. Il centrocampista: “Il rigore? Giglio mi ha visto sicuro, è stata un’emozione fortissima”

Cassino, la personalità di Carlini avvicina la Serie D. Il centrocampista: “Il rigore? Giglio mi ha visto sicuro, è stata un’emozione fortissima”

Metti insieme l’entusiasmo dei vent’anni e la personalità di un veterano.

Miscela con cura ed otterrai qualcosa di simile ad Andrea Carlini.

Figlio d’arte (il papà Mirco è apprezzatissimo tecnico del nostro calcio regionale), il giovane e talentuoso centrocampista, con spiccate doti offensive, del Cassino, a conti fatti, potrebbe fregiarsi del titolo di realizzatore della rete decisiva per il destino degli azzurri.

Per una volta anche il Sommo Giglio, autore di una stagione bulimica sotto il profilo delle segnature, gli ha lasciato volentieri la copertina e lui se l’è presa con altrettanto piacere, procurandosi e poi siglando con freddezza il calcio di rigore che agli uomini di Castellucci comincia a far intravedere il soave profilo della Serie D.

A ventiquattro ore di distanza dal vittorioso scontro diretto con il Colleferro, lo abbiamo brevemente sottratto al meritatissimo relax concesso alla squadra dal tecnico di Atina.

 

Andrea, spostiamo le lancette dell’orologio all’indietro di un giorno.

Ti sei appena conquistato il calcio di rigore e…?

“Ed io prendo il pallone e lo porto verso il dischetto”.

CARLINI RIGORE

Giglio era reduce dall’errore dagli undici metri con il Formia.

E’ stata una scelta concordata prima del match?

“Assolutamente no, però Antonio mi ha visto sicuro e convinto di segnare e così me lo ha lasciato battere”.

Cosa ti è passato per la mente quando hai visto il pallone gonfiare la rete?

“E’ stata un’emozione fortissima.

Per venire a capo di una partita equilibratissima come quella di ieri serviva un episodio e per fortuna ci è stato favorevole.

CARLINI 2

Questo gol lo dedico a mio nonno Antonio, che purtroppo è venuto a mancare un anno fa.

Dopo aver segnato, siamo stati anche bravi a difenderci.

La squadra sta maturando”.

Però hai dato un dispiacere ai tuoi amici Compagnone e Saccucci.

“Con loro esiste un bel rapporto.

Ci conosciamo da tanti anni, essendo tutti di Ceccano.

Con Vincenzo ci siamo sentiti prima della gara ed abbiamo scherzato.

A Gabriele dico di voltar subito pagina.

Tutti possiamo commettere degli errori, ma lui è un ottimo portiere e soprattutto ha un grande carattere.

Gli faccio i complimenti perchè sta disputando un’ottima stagione, ma per me non è una sorpresa conoscendolo”.

Ora avete spedito il Colleferro a nove punti di distanza.

La rete di ieri la possiamo considerare decisiva per il successo finale?

“Calma.

La vittoria di ieri è stata senza dubbio importante, ma non è ancora fatta per il titolo.

carlini

Aggiungo pure che il Colleferro fin qui è stata la miglior squadra che abbiamo affrontato e sicuramente non mollerà.

Di certo adesso abbiamo un buon vantaggio, ma dobbiamo restare sul pezzo e concentrati, come dice sempre il mister”.

Domenica ritroverete per la quarta volta in stagione il Roccasecca.

Con la squadra di Adinolfi avete un conto aperto.

“E’ vero, da loro in campionato abbiamo pareggiato e poche settimane dopo ci hanno anche causato il dispiacere dell’eliminazione dalla Coppa Italia.

Non è sbagliato definirli la nostra bestia nera stagionale.

Non sarà semplice, ma dobbiamo vincere”.

A proposito di Castellucci, dall’esterno sembra sempre assai pacato e rassicurante.

Solo apparenza?

“No no.

Il mister è proprio così come lo vedete, però a volte sa anche tirar fuori battute ficcanti (ride)…”.

A Colleferro vi siete presentati privi di Partipilo influenzato, con Macciocca febbricitante e non utilizzabile e con capitan Mercurio in panchina.

Nonostante questo, le assenze, illustri, non si sono fatte troppo sentire.

“La nostra fortuna è una rosa ampia e forte.

Chiunque entri fa a pieno il proprio dovere”.

andrea carlini cassino

Nel vostro spogliatoio sembrano convivere due anime: quella dei calciatori più esperti e dall’indubbia personalità e quella di voi giovani, talentuosi e spensierati.

Come convivono?

“Noi giovani abbiamo un rapporto bellissimo con i grandi.

Scherziamo, ridiamo, ci vogliamo bene come una famiglia.

Forse anche questo è uno dei motivi per cui le cose stanno andando bene”.

I tifosi vi stanno letteralmente trainando verso la categoria superiore.

Anche ieri erano presenti in numero cospicuo al Caslini nonostante fosse un giorno feriale.

“Sono eccezionali.

cassino tifosi

Con loro al nostro fianco ci sentiamo sempre in dodici durante una partita.

Finora abbiamo regalato loro tante gioie.

Faremo di tutto per ripagarli al meglio del loro sostegno e vivere insieme questo sogno”.

Con tuo papà ti confronti in materia calcistica?

“Sempre.

Era presente anche ieri a Colleferro, poi è dovuto correr via per dirigere la seduta d’allenamento dell’Alatri.

Mi dà sempre consigli, lui è una persona molto importante per me”.

mirco carlini

 

Quale sogno contiene il tuo cassetto?

“Non può che essere la Serie D raggiunta con questa maglia, perchè sarebbe stupendo”.

E dopo?

“Dopo spero tanto di poter rimanere qui, perchè a Cassino mi trovo davvero benissimo”.