Campus Eur, D’Andrea: “Ringrazio di cuore i ragazzi”

Campus Eur, D’Andrea: “Ringrazio di cuore i ragazzi”

Alla fine non è arrivata la gioia più grande, alla fine la grande cavalcata del girone di ritorno non è stata premiata con il traguardo più ambito: i playoff.

Pazienza, resta un percorso memorabile, resta una squadra che ha imparato, che è migliorata, nonostante l’età. E, forse, è proprio questa la gioia più autentica, il successo più grande.

Ne abbiamo parlato con il tecnico, Mauro D’Andrea, a partire dall’ultima sfida con il Tor di Quinto. “Abbiamo lottato, sì, ma è stata una partita particolare, si respirava l’aria da ultima giornata di campionato. Le motivazioni fanno la differenza e noi siamo riusciti a essere noi stessi solo a tratti. Nulla da dire: la forza del Tor di Quinto è cosa nota e non la scopriamo di certo noi, ma credo che, soprattutto in occasione dei primi tre goal, ci sia stata una forte componente di nostro demerito più che di loro merito.”

E’ solo il magro e sciapo epilogo di una splendida stagione. “Se non consideriamo i 2004, ancora in corsa per un buon posto, questa è la squadra del Campus Eur che si è meglio piazzata nel proprio torneo. Già questo fatto è motivo di soddisfazione. Ma soprattutto questo campionato ci ha detto una cosa fondamentale: che questa squadra, giovanissima, potrà essere per davvero protagonista il prossimo anno.”

Mauro D’Andrea fin dall’inizio aveva un ambizioso obiettivo: lavorare sulla base con questi ragazzi, riprendendo in mano concetti di tecnica e tattica individuale. Un vero e proprio schiaffo morale a chi ritiene che giunti all’Under 19 non si possa più progredire sotto certi punti di vista. “Io sono convinto che il miglioramento tecnico- tattico non finisca mai. Anche la Juniores può migliorare, l’insegnamento non può esaurirsi negli Allievi. Per questo fin da inizio anno ho cercato di formare questa squadra partendo dalle basi, senza dimenticare la componente mentale: ci siamo addestrati con la testa di chi vuole le finali, di chi può ambire a parteciparci. Credo che sia stato un esperimento più che riuscito: la squadra ha un bagaglio di conoscenze di molto superiore a quello di inizio anno e questo per me è un grande successo personale. Poi, i risultati parlano da soli. Se avessimo avuto i tre punti della partita con la Vis Aurelia, avremmo chiuso a meno sei dal Pro Roma. Non è poco.”

Sui ragazzi. “Sono stati delle spugne, hanno dimostrato fin dall’inizio di avere un’incredibile voglia di imparare. E’ tutto merito loro, mi sento di dirgli grazie. Personalmente ho voluto mettermi in gioco nell’unica categoria del settore giovanile che mi mancava e ho cercato di fare del mio meglio. E sono felice se sono riuscito a trasmettere un po’ della voglia che mi ha accompagnato per tutto l’anno in questi ragazzi.”

(Ufficio Stampa Campus EUR)

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