LA FINALE DI COPPA ITALIA DEL LAZIO SARA’ IL 3 GENNAIO AL ‘BARTOLANI’ DI CISTERNA

LA FINALE DI COPPA ITALIA DEL LAZIO SARA’ IL 3 GENNAIO AL ‘BARTOLANI’ DI CISTERNA

I giocatori del presidente Santopadre escono indenni (1-1) dall’Attilio Ferraris, reti di Fiorelli e Tropeano. Il rosso-neri di Talone bissano il 3-0 dell’andata sul Monterotondo Lupa e approdanoall’ultimo atto regionale. Dopo quella del 2006…

Si comunica che la finale della Coppa italia di Eccellenza ATLETICO BOVILLE ERNICA-COLLEFERRO, sarà disputata giovedì 3 gennaio alle ore 14,30 sul campo Bartolani di Cisterna di Latina.
SANTA MARIA delle MOLE-ATLETICO BOVILLE ERNICA 1-1

Santa Maria Mole: Borrelli, Paduano (46′ Bucciarelli), Forte, Milazzo, Panella, Verdini, Ianneo (46′ Tropeano), Empoli, Petrangeli, Bottoni (79′ Russo), Giuffrida. A disp. Torraco, Miceli, Ciolfi, Terribili. All. Diego Leone.
Atl. Boville Ernica: De Robertis, Vitali, De Gennaro, Santopadre, Pagnani, Diagne Alioune, Paolillo, Iozzi, Fiorelli (75′ Cerroni), Testa, Grossi. A disp. Parravano, Migliorelli, Nardoianni, Del Guadio, Biasini, Fiorini. All. Ermanno Fraioli.
Arbitro: Sig. Moriconi della sezione A.I.A. Roma 2. Assistenti: Sigg. Caretti di Roma 1 e Contessa di Rieti.
Reti: 26′ Fiorelli, 58′ Tropeano.
Note: ammoniti Fiorelli (B.) e Verdini (S.M.), per gioco falloso, nel I tempo; Milazzo (S.M.) per proteste, Vitali (B.) e Petrangeli (S.M.) per gioco falloso. 80 spettatori a ingresso libero con una rappresentanza di 15 unità ospiti. Giornata di sole.

Dall’inviato al “Ferraris”

L’Atletico Boville Ernica entra in finale di Coppa Italia regionale d’Eccellenza, con il Colleferro, che, all’Andrea Caslini, bissa il 3-0 della partita d’andata superando ancora il Monterotondo Lupa. La squadra del presidente Daniele Santopadre, vittoriosa, nella (discussa) semifinale d’andata, forte del 2-0 di gara-1, dimostra una grande compattezza difensiva, soprattutto per via aerea, e un’invidiabile solidità tra i reparti arretrato e mediano. Nel primo tempo la compagine di Armando De Simone e mister Diego Leone costruisce, commette l’errore, istintivo, di non produrre due azioni di fila con la palla per terra, agevolando Diagne e Pagnani, che sono due torri con parecchi centimetri. La squadra ernica ha capitalizzato il punto segnato al 26′, segnato da Fiorelli dopo un vistoso errore di Milazzo. A una squadra così coesa e fatta di buone individualità ed esperienza, un regalo così non lo puoi concedere, nel giorno in cui dovresti tentare un clamoroso rovescio.
La cronaca – Al 2′ Panella di interno destro rompe il ghiaccio con un destro basso che finisce di poco sul fondo. Era un bel diagonale di collo. Al 4′ uno schema su calcio di punizione sulla sinistra manda Giuffrida al tiro, di sinistro, ma il giocatore di casa alza la mira. La replica è una mezza girata mancina, dal limite, che esce di mezzo metro, rispetto alla porta di Borrelli, che appare in ritardo, nel sopraggiungere sul montante verticale sistemato alla sua sinistra. Il Santa Maria delle Mole prova a mettere, in situazione di possesso palla, Panella davanti ai tre mediani, e subito dietro Pietrangeli e Giuffrida. Di contro il Boville si copre con due centrocampisti davanti a Vitali, De Gennaro, Pagnani, schierato nelle retrovie, e Diagne Alioune. Tre le mezze punte, Paolillo, Testa e Grossi, dietro all’unico attaccante, Fiorelli. Al 12′ bella iniziativa di Forte, che scambio con Ianneo, va al cross, deviazione di Petrangeli con la punta del piede destro, e risposta in angolo del portiere De Robertis. Al 14′ il Boville, sulla corsia destra, prova a lavorare anch’esso di geometria, con l’ispirato Vitali, che scende con Fiorelli bravo a chiudere il passaggio di ritorno, cross per Testa il cui stacco di “capoccia” manda la palla sul fondo, di mezzo metro rispetto al palo lungo. Al 22′ angolo dalla sinistra di Bottoni per Milazzo che colpisce debolmente di testa, e non procura nessun problema a De Robertis. Al 26′ l’episodio che decide la partita. Il generoso stopper bianco-celeste combina un guaio perdendo una palla ai quaranta metri, carpita subito da Grossi, che va sul fondo e la riposiziona appena dentro l’area per Fiorelli. Il numero 9 ernico è bravo a controllare e a spedire di piatto destro la palla sull’angolo più lontano, dove Borrelli non arriva. E’ la mazzata che chiude il conto perché in tutto il primo tempo il Santa Maria delle Mole è un lontano ricordo, di quello ammirevole passato ad Albano Laziale soltanto 75 ore prima. Questione di bioritmo, campo pesante, d’accordo, ma anche di fronteggiare un avversario che, concentrato su questa competizione, dimostra, coi fatti, di voler arrivare fino in fondo.
Al 31′ Bottoni dalla sinistra serve una grande punizione per Milazzo che arriva tardi sul palo opposto, e la sfera si perde sul fondo. Al 33′, sull’altro fronte, Iozzi per Testa che, in nome omen, di testa, manda la sfera di poco lontana dal palo destro. Al 34′ Petrangeli ruba una gran palla alla difesa ernica, sulla tre quarti, arriva al limite; il suo diagonale finisce di poco fuori. Poteva essere la miccia per riaccendere delle speranze, ma parecchie, ne getterà in acqua, nel secondo tempo, la formazione di via Appia. Al 41′ Testa controlla bene un buon pallone nel semicerchio dell’area avversaria, lo tira di prima intenzione con sinistro costringendo Borrelli a distendersi sulla sua sinistra, per bloccare.
Al 43′ un episodio che suscita qualche “rumor”: tiro al volo di Forte dal limite dell’area, respinto da un giocatore difensivo ospite tra petto e braccio, con il direttore di gara vicinissimo, per giudicare: Moriconi di Roma 2 lascia correre spiegando la cosa a Milazzo e compagni. Nel primo tempo ha sbagliato, una volta ciascuno, a non applicare evidenti “vantaggi” fischiando da calcio a 5. Il che denota, di fondo, una discreta insicurezza. Al 44′ cross al volo di Ianneo, entra al volo Verdini sulla destra, e, con la punta del piede destro, manda la sfera sul fondo. Al riposo l’Atletico Boville ci va avanti di un gol. Nell’intervallo Leone cambia Paduano spedendo nella mischia Bucciarelli, che dimostrerà personalità e una certa intraprendenza, e, allo stesso tempo, manda in campo Tropeano, tra i migliori dei suoi, per Ianneo, troppo impreciso nella manovra.
Il secondo tempo racconta poco, nella sua prima parte. Al 2′ un colpo di testa di Tropeano viene parato da De Robertis, e al 9′ Verdini alza la mira dalla distanza. Al 12′ Empoli in verticale per Petrangeli, ma arriva prima il portiere, che esce sulla sinistra dell’area, al confine dello spazio permesso ai numeri 1. Al 13′ le prove in profondità danno il frutto sperato, il gol dell’1-1. Verdini spedisce la palla giù per Tropeano che, evitato un terzino del Boville, di giustezza, con il piattone sinistro, mette la palla sul palo lontano, a incrociare e sorprendere De Robertis. L’entusiasmo suscitato dai colorati sostenitori delle “Mole” porta avanti la squadra per il resto dello spartito, che indirizza la gara all’assalto, per i giocatori di Leone. Al 15′ un secondo episodio che inasprisce la contesa, e questa volta il direttore di gara difetta di attenzione o carattere: tiro centrale dai diciotto metri di Empoli respinto, palesemente, con un braccio da un giocatore ospite, posizionato nei pressi del tiratore. Questa volta, rispetto a quello reclamato nel primo tempo, era calcio di rigore. Ma al di là di questa situazione, nel complesso, il Boville dimostra di meritare la strada della finale. Nonostante i successivi rischi che correrà.
Al 18′ una punizione da posizione centrale, battuta da Milazzo, vede il prezioso cuoio terminare di un metro rispetto al palo destro. L’Atletico Boville Ernica rischia la seconda capitolazione (19′) quando l’attacco altrui si fa insistente: Milazzo inizia l’azione, Verdini va via sulla destra, palla per Bottoni, sinistro a girare e traversa piena, che ricaccia la palla indietro. Brividi. Al 21′ i tifosi del Santa Maria delle Mole comprendono che il lasciapassare per la finalissima sta, nettamente, riprendendo la via Appia, un
pezzo di raccordo anulare di Roma, e la Roma-Napoli, destinazione Boville: Verdini crossa una palla fantastica dalla destra a spiovere, l’inesperto Bucciarelli non salta molto in alto per schiacciare, di testa, e la palla se ne va alta, lontana dal bersaglio grosso. Occasione clamorosa.
Al 23′ Empoli dalla media distanza manda la sfera fuori di un metro. Al 25′ Petrangeli per Bottoni, che chiama a una grande deviazione in calcio d’angolo De Robertis. Dal susseguente corner, dalla destra, Milazzo stacca di testa e la palla va a sbattere quasi sulla base del palo destro, poi la difesa ernica libera l’area di rigore. Dopo questo episodio finiscono benzina e lucidità, per la squadra di casa, e Fraioli manda in casa Cerroni per preservare Fiorelli.
Il direttore di gara, che sulle punizioni in mezzo al campo ha mostrato una buona conoscenza dei contatti, cade in tentazione, quando ammonisce Milazzo per arginarne le proteste, dopo un ruvido fallo subito da Bottoni a metà campo. Fallo invertito tra i risentimenti delle “Mole”. Nel frattempo si aprono delle praterie, con la difesa locale adesso a 3, e Borrelli chiude due tiri ravvicinati lasciando sul pareggio la contesa. Al 45′ Verdini crossa dalla destra, la traiettoria è corretta da Diagne, che di testa centra il palo alla sinistra di De Robertis. E’ il terzo legno colpito dai ragazzi di Leone. Sul calcio d’angolo che ne deriva, Panella, di testa, alza troppo la mira. Finisce 1-1, con l’onore delle armi, per il Santa Maria delle Mole, con una ghiotta possibilità per tutta Boville e dintorni, dopo la sciagurata passata stagione. Quella di tornare a far parlare di un calcio che, nell’ultima gara interna, ha raccolto soltanto 50 spettatori. La finale di Coppa Italia del Lazio è un’importante vetrina, per la realtà che per tre anni è stata in Serie D. L’ultimo atto vedrà la formazione di Ermanno Fraioli opposto al Colleferro, aspirante grande in campionato, grande di mercoledì, in quanto, in 180 minuti, ha segnato 6 reti, al Monterotondo Lupa. Fabrizio Paris abdica ma in campionato, nel girone B, c’è tanto da seguire, nella corsa con il Morolo e il Terracina. Una sfida a tre. Che calcio, quest’anno, a Sud del Colosseo e del PalaEur!

Massimiliano Cannalire