Aprilia, Bosi non si accontenta: “Abbiamo fatto quaranta, adesso guardiamo oltre..”

Aprilia, Bosi non si accontenta: “Abbiamo fatto quaranta, adesso guardiamo oltre..”

Di Alessandro Bastianelli.

Momento d’oro per Daniele Bosi, puntero offensivo di un’Aprilia che è tornata a mettere in fila risultati utili dopo lo stop esterno di Trastevere.

La continuità al Quinto Ricci passa proprio per i gol di Bosi: la rondinella è tornata a segnare come nel girone di andata, mettendo a referto tre reti nelle ultime cinque partite, entrambe decisive con il Budoni e con la Nuorese

«Con queste reti sono arrivato a dieci gol, è il mio record personale e rende questo momento ancora più bellosottolinea Bosi, contattato per un’intervista.

Fa piacere aiutare la squadra con i miei gol, non mi pongo limiti né a livello personale né a livello di squadra: siamo arrivati a quaranta punti, adesso guardiamo oltre..»

Raggiunta la fatidica soglia 40, per l’Aprilia è tempo di alzare l’asticella e di pensare a qualcosa in più.

«Se i play off sono un sogno? Abbiamo faticato tanto per arrivare a 40 punti, adesso viene il bello  – afferma l’ex punta di Ostiamare, San Nicolò e Città di Ciampino.

Io credo che possiamo arrivarci, ma dovremo fare qualcosa di straordinario perché abbiamo come avversari tre squadre molto forti come Cassino, Trastevere e Latina.Bosi 2

Credo che la differenza la faranno gli scontri diretti, ora abbiamo in rapida successione Ostiamare, Latina e Cassino, quelle partite ci diranno chi siamo e dove possiamo arrivare.

Noi però siamo motivati e convinti di poter fare bene, ci crediamo tutti e stiamo facendo il massimo per migliorarci. Affronteremo queste gare senza paura, provando a ripetere le prestazioni delle gare di andata, quando vincemmo contro tutte e tre».

Andrea Casimirri, Aprilia
Andrea Casimirri, Aprilia

D’altronde, la paura è un sentimento vietato al Quinto Ricci, da quando Mauro Venturi regge le sorti delle Rondinelle.

Anche per Bosi molto del merito di questi risultati (sei vittorie, otto pareggi a fronte di una sola sconfitta nelle ultime 15 partite ndr) sta nell’impronta data dall’allenatore romano.

«Il suo grande merito è quello di averci dato sia un’identità, che un’impronta di gioco: siamo una squadra difficile da sconfiggere, e anche quando accade non concediamo mai più di un gol di scarto, è successo solo a Trastevere.

Mauro Venturi
Mauro Venturi

Il mister Venturi punta molto sulla carica, sull’aggressività, sull’intensità, sono caratteristiche che noi dobbiamo mettere in campo e che ormai fanno parte del nostro dna. Noi badiamo al sodo, non ci perdiamo in preziosismi, siamo molto pratici ma sappiamo esprimere un bel gioco. Non siamo soltanto corsa e intensità».

Anche l’intuizione di trasformare Bosi da seconda punta a numero nove è di Venturi: accanto a Casimirri, nelle vesti di prima punta, Bosi ha abbattuto il record di reti personale cambiando anche il suo modo di giocare.

Daniele Bosi ospite a Sportinoro
Daniele Bosi ospite a Sportinoro

«E’ stato lui a propormi come centravanti, lo aveva già fatto due anni fa.

Quest’annno all’inizio giocavamo esterni, poi c’è stato un cambio di approccio e, da quando giochiamo più vicini, siamo diventati molto più pericolosi – spiega Bosi.

Dietro abbiamo una squadra che ci supporta con tanta corsa, l’intesa non c’è solo fra noi due ma con tutta la squadra.

Quando giochiamo vicini e possiamo scambiarci velocemente pallone e posizioni, possiamo far male e divertirci».

La prossima tappa, in casa, prevede un’Ostiamare ferita da alcuni risultati non positivi.

L’undici di Greco non vince da più di un mese e si presenterà al Quinto Ricci affamata.

«Nonostante gli ultimi risultati, l’Ostiamare è una squadra molto forte, ma anche con qualche assenza hanno giocatori di grande livello.

Conosco il Presidente Lardone e so che gli darà l’input per migliorarsi.

Gara dell’ex? Ormai sono abituato, ho giocato ad Ostia tanti anni fa, anche se sarò felice di rivedere alcuni ragazzi con cui giocavo allora.

Per noi è uno scontro diretto da vincere senza se e senza ma».

In chiusura, chiediamo anche a Bosi quali sono le sue ambizioni nel mondo del calcio.

«Ho 26 anni e non sono più giovanissimo, devo iniziare a pensare anche al futuro, al momento studio all’Università, ma il calcio è un impegno serio che ti toglie tantissimo tempo.

L’obiettivo di ogni calciatore è quello di migliorarsi, non importa a che età – ammette Bosi – ed io ci spero sempre nel poter fare qualcosa in più in carriera.

Chi s’accontenta non gode, e io punto sempre in alto..»